Catturo immagini (da riviste, carta da regalo, carte nate apposta per l'esigenza o da foto, spesso anche da libri d'arte), le modifico (utilizzando lo scanner ed un programma apposito) o le lascio così come sono, le ritaglio con precisione e le compongo a mio piacimento. Incollo la composizione sul supporto scelto e incomincio a stendere la vernice; lascio asciugare e carteggio. Ripeto fino a quando lo spessore della carta svanisce (senza farmi ossessionare da manie di precisione); a volte antichizzo l'oggetto con il craquelè o stendo, semplicemente, una mano di bitume: questo, il più classico tra i découpage, è il mio découpage.

Il Découpage: un'arte antichissima nata secondo alcuni in Siberia, trasferitasi poi in Cina nel XII secolo ed arrivata in Europa nel XVII secolo. Diffusasi in Germania, Polonia, Francia, più volte dimenticata ma poi rinata sotto altri nomi, suscitando anche l'indignazione di artisti che a Venezia la soprannominarono con disprezzo Arte Povera, si stabilì in Inghilterra alla corte della regina Vittoria per diventare il "passatempo" più ricercato delle dame di corte.

Il découpage nel corso della sua storia ha avuto vari sviluppi assumendo diverse forme e stili per arrivare ad oggi e rappresentare una delle tecniche di decorazione più in uso grazie al suo fascino e alla sua versatilità.

 

Le carte firmate Manuela Lombardi

Gli stili e le tecniche

                       

 

                         

 

"...i tuoi ritagli sono come i mattoni per l'architetto o i colori per il pittore; sono i mezzi per arrivare ad una fine, il tuo progetto."    Hiram Manning                                      credo sia necessario possedere un progetto e una gioia poterlo realizzare